"La pietra era stata tolta dal sepolcro"

Commento al Vangelo di Domenica 9 Aprile 2023 - Pasqua di Resurrezione

Notizia pubblicata il 08/04/2023

La domanda che mi pongo davanti alle donne che questa notte vanno al sepolcro, o a Pietro e Giovanni, che corrono al sepolcro dopo la testimonianza della Maddalena è: "Come possiamo vivere oggi la fede?".
Troviamo descritto il cambiamento che avviene in loro: le donne credettero all’Angelo, cioè comprendono l’evidenza della Resurrezione che si può comprendere solo nella fede, e lo fanno senza nemmeno dover entrare nel sepolcro, mentre Pietro e Giovanni corrono, poi entrano, poi vedono e poi dopo credono.
Di fronte alla Pasqua che non è memoria di un evento lontano ma dimensione costante e ordinaria che ritroviamo nella nostra vita: nella comunione che viviamo nell’amicizia che ci parla del cenacolo, nelle sofferenze che portiamo o che abbiamo incontrato nella nostra vita che ci parlano e ci introducono alla passione del Signore.
Il Cristo Risorto vivo è presente in mezzo a noi, ci aiuta a vivere da Cristiani nell’oggi, ad essere perseveranti. Come? Grazie a Cristo presente nella nostra vita per cui le nostre scelte, il nostro linguaggio, testimoniano questa sua presenza in mezzo a noi: è il Signore della nostra vita e noi suoi discepoli. Dice Gesù: da come vi amerete capiranno che siete miei. So che è difficile ma possiamo provare insieme a capire come vivere oggi la preghiera nella vita di famiglia, come vivere la liturgia della domenica ma anche quella quotidiana: c’è una liturgia fatta di riti che ci testimonia la presenza di Cristo in mezzo e a noi, ma c’è anche una liturgia dell’amore che viviamo nelle case che sempre ci testimonia la presenza di Cristo in mezzo a noi, nelle nostre case.
La testimonianza di amore e dedizione di tante famiglie cristiane, l’apertura alla vita, l’accudire un anziano o una persona con disabilità con la consapevolezza che il Cristo sofferente e risorto è presente in quella famiglia. Riuscire ad abbattere il muro dell’indifferenza ed essere partecipi gli uni della vita degli altri: per cui ci si trova insieme per vivere la festa. Aprire le proprie case, essere accoglienti, non perdere occasione per annunciare Cristo anche solo con uno stile più gioioso, non volgare, di reale vicinanza.
Io credo sarebbe proprio bello vivere la fede non solo la domenica, ma ogni giorno e ogni giorno trovarci come comunità, trovarci qui per pregare, o nelle case, trovarci per fare festa per un compleanno o un anniversario. Trovarci per ascoltarci e aiutarci a leggere nella fede gli avvenimenti della nostra vita. Riscoprire la paternità di Dio e la fraternità fra noi con uno stile di cura e di amicizia, che non è invadente ma che sa anticipare i bisogni e i desideri dell’altro. Dalla fede nella Resurrezione di Cristo, cambia la vita dei discepoli e da lì inizia un oggi che non avrà termine fino all’oggi della vita del cielo.

Don Giuseppe